Mullvad VPN ha annunciato GotaTun, una nuova implementazione di WireGuard scritta in Rust che sostituirà il vecchio wireguard-go su tutte le piattaforme. Non si tratta di un nuovo protocollo, ma della stessa tecnologia WireGuard riscritta in un linguaggio diverso per risolvere problemi di stabilità e prestazioni.
Il cambiamento è già attivo su Android da novembre, dove i risultati parlano chiaro: il tasso di crash percepito dagli utenti è sceso dallo 0,40% allo 0,01%. Come riporta l’azienda svedese, l’85% dei crash dell’app Android proveniva proprio da wireguard-go, il componente che gestiva la connessione VPN.
Perché cambiare
GotaTun è un fork di BoringTun, il progetto di Cloudflare, a cui Mullvad ha aggiunto funzioni come DAITA (per mascherare i pattern di traffico) e Multihop. Il nome è un gioco di parole tra BoringTun e Götatunneln, un tunnel stradale a Göteborg.
La scelta di passare a Rust risolve anche problemi tecnici: prima l’app Mullvad era quasi tutta scritta in Rust tranne wireguard-go che usava Go, rendendo complessa l’interazione tra i due linguaggi. Quando wireguard-go crashava, capire cosa fosse successo era complicato perché Go gestisce l’esecuzione in modo differente rispetto a Rust.
Gli utenti Android riportano già miglioramenti su velocità e consumo batteria.
Nel 2026 GotaTun arriverà su desktop e iOS dopo un audit di sicurezza indipendente.


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