Chi cerca un lettore multimediale leggero e potente probabilmente conosce già MPV, il player open source nato dalle ceneri di MPlayer che negli anni si è guadagnato un fedele seguito. La versione 0.41, appena rilasciata, porta con sé un cambiamento importante: il passaggio a un nuovo sistema di rendering predefinito.
Nuovo motore grafico e decodifica Vulkan
Il cuore dell’aggiornamento sta nel cambio del backend grafico: ora MPV usa di default gpu-next, basato sulla libreria libplacebo, al posto del precedente gpu. In pratica significa una gestione migliore dei colori e delle prestazioni su diversi sistemi operativi. Cambia anche la gerarchia della decodifica hardware, con Vulkan che diventa la scelta preferita rispetto ad altre API.
Per chi usa Linux con Wayland arrivano parecchie novità: supporto per la gestione avanzata dei colori, input da tavolette grafiche e la possibilità di scrivere negli appunti di sistema. Gli utenti Linux possono anche sfruttare il sensore di luce ambientale per regolare automaticamente la luminosità del video.
Menu contestuale e novità per Windows e Android
Tra le aggiunte più pratiche c’è uno script che abilita un menu contestuale con il tasto destro del mouse, funzione che mancava di default e che molti utenti aggiungevano manualmente. Su Windows debutta anche un sistema integrato per registrare MPV come applicazione multimediale predefinita, semplificando l’associazione con i file video.
Su Android l’aggiornamento introduce il backend audio AAudio, che elimina la dipendenza dalle interfacce Java e dovrebbe garantire una riproduzione più fluida sui dispositivi più recenti.
Requisiti aggiornati
Chi compila MPV dai sorgenti deve tenere presente i nuovi requisiti minimi: servono FFmpeg 6.1 o successivo e libplacebo 6.338.2 o successivo. Per la maggior parte degli utenti che scaricano i pacchetti precompilati, invece, non cambia nulla.


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