In occasione della versione 6.6.6, il browser alternativo basato su Firefox ha colto l’occasione per rinnovare completamente il proprio sito web, migrando anche al dominio waterfox.com (prima il principale era waterfox.net). Ma le novità non sono solo estetiche: questo aggiornamento porta con sé una serie di interventi importanti sul fronte della riservatezza.
Il team di sviluppo ha ammesso candidamente che alcune funzioni ereditate dal codice di Firefox non erano state disattivate come avrebbero voluto. In particolare, al primo avvio il browser poteva ancora effettuare una richiesta ai server Mozilla per rilevare la posizione geografica dell’utente. Niente di drammatico, ma comunque una connessione esterna che Waterfox preferisce evitare.
Stesso discorso per le funzionalità legate all’intelligenza artificiale: sebbene fossero già disabilitate a livello di interfaccia, parte del codice rimaneva tecnicamente attivo e in alcuni casi poteva far comparire schermate introduttive legate alle anteprime AI dei link. Con la 6.6.6 tutto questo viene bloccato alla radice.
Cosa cambia in pratica
Il rilevamento della posizione via rete è stato completamente rimosso e bloccato. Lo stesso vale per il motore di apprendimento automatico locale e per tutte le integrazioni con chatbot o funzioni sperimentali di Firefox. Chi migra da Firefox a Waterfox non vedrà più riapparire funzioni che aveva magari attivato per sbaglio nei “Labs”.
L’aggiornamento include anche alcune correzioni minori: la ricerca nelle schede private ora usa il motore predefinito per la navigazione anonima, i segnalibri nella barra di stato adesso funzionano correttamente e la gestione dei banner dei cookie non genera più errori quando si naviga su indirizzi locali. Presenti anche le patch di sicurezza di Mozilla.
Per chi vuole curiosare, sul nuovo sito c’è anche un piccolo easter egg nascosto nella homepage.


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