Lines ha lanciato in Italia la sua app per il tracciamento del ciclo mestruale, completa di calendario, consigli e una mascotte kawaii chiamata Cherry. Ma dietro l’interfaccia colorata si nasconde un tema ben più spinoso: quello della privacy dei dati sensibili. Come spiega signorina37 nella sua ultima newsletter “Rumore di Fondo”, il ciclo mestruale non è solo fisiologia ma identità, salute riproduttiva e vita sessuale. E nel 2025, questi dati valgono oro per chi li raccoglie.
L’analisi tocca punti cruciali: dalla privacy policy di Lines (che ammette profilazione e condivisione con terze parti) ai rischi concreti legati alla vendita di questi dataset. Uno studio della Mozilla Foundation ha bocciato 18 app su 25 per standard di privacy insufficienti, mentre casi come quello di Meta con Flo Health dimostrano come i dati mestruali finiscano regolarmente nelle mani sbagliate.
La newsletter offre uno sguardo approfondito sui meccanismi di profilazione, i rischi di data leak e 10 domande fondamentali da porsi prima di installare una di queste applicazioni. Vale davvero la pena di leggerla per intero.


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