Il player multimediale open source di Jellyfin cambia nome e tecnologie. Quello che fino a ieri si chiamava Jellyfin Media Player diventa ufficialmente Jellyfin Desktop, e arriva alla versione 2.0 con un rinnovamento sostanziale sotto il cofano.
Il cambiamento più significativo riguarda il passaggio a Qt 6, la nuova generazione del framework che gestisce l’interfaccia dell’applicazione. Un upgrade tecnico importante che porta con sé una serie di miglioramenti: finalmente arriva il supporto MPRIS per i controlli multimediali su Linux, la possibilità di gestire più profili utente (per ora solo da riga di comando), e una gestione più intelligente della finestra a schermo intero.
Ripartire da capo
C’è però un aspetto da tenere presente: le impostazioni del vecchio Jellyfin Media Player non verranno migrate automaticamente. Chi fa l’aggiornamento dovrà riconfigurare il client e riaggiungere il proprio server. Una scelta probabilmente necessaria visto il cambio di struttura, ma che richiede qualche minuto di pazienza.
Al momento gli sviluppatori stanno ancora lavorando sui pacchetti ufficiali per Windows, macOS e varie distribuzioni Linux. Attualmente chi usa Arch Linux può già trovare Jellyfin Desktop sull’AUR, mentre per gli utenti Flatpak l’aggiornamento su Flathub dovrebbe arrivare a breve.
La versione 2.0 sistema anche diversi problemi che affliggevano il vecchio Media Player: finestre che non si comportavano bene con schermo intero, il cursore che a volte non spariva durante la riproduzione, e vari altri bug minori che rendevano l’esperienza meno simpatica del previsto.


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