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Più di 20 aziende e organizzazioni tecnologiche hanno firmato una lettera aperta alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per denunciare quello che definiscono un comportamento illegale di Apple. Tra i firmatari ci sono nomi noti come Proton, Threema, Deezer e la Coalition for App Fairness, insieme al servizio di cloud crittografato Cryptee.
Il messaggio è diretto: Apple continua a ignorare il Digital Markets Act (DMA), la legge europea che regola i colossi tecnologici, e qualcuno deve intervenire.
La questione delle commissioni fuori dall’App Store
Il problema nasce da una sentenza della Commissione Europea dello scorso aprile, che ha stabilito chiaramente come le politiche dell’App Store violino il DMA. Secondo questa legge, le aziende considerate “gatekeeper” come Apple devono permettere agli sviluppatori di offrire acquisti e abbonamenti al di fuori dello store ufficiale senza costi aggiuntivi.
Sei mesi dopo quella sentenza, Apple continua a chiedere fino al 20% di commissione su queste transazioni esterne. Come riporta Cryptee nel proprio blog, non si tratta di un tentativo di conformarsi alla legge, ma di una vera e propria sfida alle istituzioni europee.
Il paradosso: meglio essere negli USA che in Europa
La situazione diventa ancora più assurda se guardiamo oltreoceano. Dopo la vittoria legale di Epic Games negli Stati Uniti, gli sviluppatori americani possono informare liberamente i clienti delle opzioni di pagamento alternative senza pagare nulla ad Apple. Nel frattempo, in Europa (dove esiste una legge specifica per proteggere proprio da questi comportamenti) gli sviluppatori si trovano con condizioni peggiori.
La domanda nella lettera è legittima: perché chi sviluppa app dovrebbe avere un trattamento peggiore in Europa rispetto agli Stati Uniti?
E questo non è solo un problema per chi fa app. Quando Apple applica queste commissioni, i costi vengono scaricati sui consumatori finali: abbonamenti più cari, meno funzionalità, meno investimenti in innovazione. Ogni app che usi sul tuo iPhone potrebbe costare di più proprio per questo motivo.
Cosa chiedono gli sviluppatori
Apple ha annunciato nuovi termini per l’App Store in arrivo a gennaio 2026, ma nessuno sa ancora cosa conterranno esattamente. Gli sviluppatori si trovano quindi a operare nell’incertezza, incapaci di pianificare investimenti o nuove strategie. La lettera sottolinea come questa mancanza di trasparenza, combinata con scadenze strette, finisca per paralizzare l’innovazione.
La richiesta alla Commissione Europea è semplice: far rispettare la legge come è stata scritta. Se il DMA dice “senza costi aggiuntivi”, deve significare esattamente questo, senza eccezioni o interpretazioni creative da parte di Apple.


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